MOG sportivo e Safeguarding
Estratto degli interventi dell’Avv. Fabio Fornarino, tenuti quale docente – formatore presso la Scuola dello Sport del CONI Piemonte, nel corso “MOG & Safeguarding” del 15.07.2024 – 18.07.2024 sulla recente riforma sportiva.
La recente riforma sportiva ha introdotto, a carico delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, l’obbligo di adottare un Modello di Organizzazione e Gestione sportivo teso a prevenire e ridurre il rischio di tenuta di determinate condotte da parte di tutti i soggetti interessati dalle attività dell’Associazione Sportiva, e di nominare un Responsabile in materia di Safeguarding.
Ma di cosa si tratta e cos’è un MOG spotivo? Quali requisiti deve avere? Chi può essere considerato un soggetto idoneo ad essere nominato Responsabile?
Un MOG è un’insieme di regole, principi e processi all’interno di un determinato contesto che, se idoneo a prevenire la tenuta di specifiche condotte, può condurre all’esonero, o alla limitazione della responsabilità di un Ente.
Nel caso specifico delle ASD, se un’associazione adotta ed attua concretamente un modello idoneo a prevenire determinate “condotte presupposto” – per usare un termine parallelo alla normativa 231/01 – (quali ad esempio gli abusi fisici o psichici, la molestia / violenza sessuale, l’incuria, il bullismo, i comportamenti discriminatori, specificatamente indicati dalla riforma sportiva), può non essere ritenuta responsabile, dalla Giustizia Federale del relativo organo affiliante, per le condotte tenute da soggetti funzionalmente alla stessa legati (tecnici, dirigenti, rappresentanti, ma anche chiunque abbia un rapporto funzionale alla medesima, come i collaboratori occasionali) nel corso dell’attività di pertinenza.
Perchè si arrivi a tale risultato occorre una valutazione precisa, sartoriale, della realtà sportiva e della sua organizzazione, la predisposizione e l’adozione di processi finalizzati ad evitare il rischio di condotte presupposto, esattamente al pari degli Enti per la prevenzione di reati presupposto ex D.lgs. 231/01.
Cuore della predisposizione del MOG sportivo saranno pertanto la mappatura dei rischi e la predisposizione delle condotte idonee a prevenire la concretizzazione, il sistema di segnalazione delle violazione del MOG ed il connesso, indefettibile, sistema sanzionatorio.
Si riporta un estratto delle slide repebilili sul sito della Scuola dello Sport del CONI Piemonte https://piemonte.coni.it/scuola-regionale-dello-sport/corsi/37-webinar-mog-safeguarding.html inerenti il Corso tenuto nel luglio 2024
“in caso di sospetto di un violazione del codice etico e/o di condotta chiunque deve poter informare il Responsabile (dell’ASD o il Safeguarding Officer dell’organismo affiliante). Occorre pertanto prestare attenzione ai seguenti principi:
–importanza della conoscenza/conoscibilità della procedura;
-importanza della conoscenza/conoscibilità dei codici etico / di condotta e dei riferimenti del Responsabile;
-importanza della formazione del Responsabile o del suo affiancamento consulenziale con un avvocato per valutare la segnalazione;
Valutazione: segnalazione confermata
–approfondimento
-poteri di investigazione (audizioni con redazione di verbale, stile investigazioni difensive o interrogazioni dell’ODV (audit), acquisizione di documenti (video, chat Wh, mail, registrazioni ecc..) con attenzione alla preservazione della prova, per valutare la fondatezza della notizia
–attivazione giudiziale e disciplinare (se riferita ad un associato /tesserato/ tecnico / lavoratore)
Valutazione: segnalazione non confermata – chiusura del caso se in buona fede – procedimento disciplinare (se effettuata da un associato/tesserato/tecnico/lavoratore) in caso di mala fede”
Anche nel contesto sportivo, la predisposizione di una buona organizzazione societaria, ragionata e professionalmente orientata, può corrispondere ad un’occasione di crescita della realtà associativa, sia in termini di appeal fra i potenziali fruitori, sia in termini di serenità nello svolgimento della propria attività.
